martedì 3 luglio 2012

CORSO DI CESTERIA


Intreccio tradizionale
9 giugno 2012
"Il movimento lento delle mani, la forza delle piante e l'allegria dello stare insieme"

Ebbene sì, ho fatto anche questo! 
Un bel sabato di giugno l'ho dedicato alla bellissima arte dell'intreccio tradizionale, con cui i nostri nonni realizzavano cesti utili a contenere ogni genere di cose: dalla frutta, alle olive e persino le paste dolci secche, magari appena sfornate.... naturalmente prima si sistemava dentro al cesto un canovaccio bianco di cotone, con il quale le si ricopriva contro la polvere e le mani dei piccoli golosi. 

Ricordo ancora il profumo dei biscotti all'ammoniaca che faceva mia nonna. Se ne trovo di buoni in giro - dalle mie parti per fortuna alcuni forni li fanno ancora - li compro e mangio di gusto tutt'ora :)

Sto divagando...





Il cesto in salice e canne é il classico marchigiano.

Con l'aiuto del nostro insegnante Roberto Malavolta, ne abbiamo realizzato uno con le nostre mani, imparando a conoscere la diversità di essenze usate (salice, sanguinello, canne, rami d'ulivo e d'olmo) a seconda delle stagioni di raccolta, dei luoghi e delle esigenze estetico-funzionali del manufatto che si vuol realizzare. 
Roberto ci ha anche raccontato come si tratta la vegetazione raccolta per renderla duttile ed elastica, come si scelgono le lunghezze e i diametri dei rami, così che non si spezzino durante la lavorazione, ma diano resistenza al cesto e al suo manico, se ne ha, e che rimangano in forma una volta completata la totale essiccazione.

La natura regala da sempre mille risorse e si capisce come il motto dei contadini - non si butta mai niente - sia fondamentalmente vero, a patto che si conoscano i segreti delle raccolte e i materiali, che si rispettino le piante per permetterne la rigenerazione naturale, e che non si perdano tutte quelle conoscenze semplici e magiche che rendono il territorio pieno di ricchezze impensabili, utili ed ecosostenibili.







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