martedì 13 dicembre 2016

17 dicembre 2016 - PRESENTAZIONE DEL LIBRO: "SANI E LIBERI". di Silvia A.Calisti, illustrazioni di Luisa gianfelici, Giaconi Editore (Recanati - MC)



SABATO 17 DICEMBRE 2016
ore 17:00
Sala Castiglioni
Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti
MACERATA

Presentazione e anteprima del libro:

 "Sani e Liberi. La maternità nella tradizione marchigiana (sec. XVII-XX)"

di Silvia Alessandrini Calisti, Recanati, Giaconi Editore, 2016.

Illustrazioni di Luisa Gianfelici.


Dialogherà con l'autrice Elena Carrano, opertatrice culturale e lettrice esperta per l'infanzia
Modera Claudia Santoni, presidente Osservatorio di Genere
Letture a cura di Valentina Castellani
Sarà presente anche l'illustratrice Luisa Gianfelici




Attraverso una ricerca accurata delle fonti bibliografiche e tramite interviste dirette l'autrice ha ricostruito l'esperienza della madre in un'epoca ormai lontana dall'attuale per distanza temporale, ma che, sostanzialmente, appare ancora presente inconsciamente nella memoria collettiva. 


Gesti, usanze, accortezze, credenze quasi del tutto svanite riprendono vita nelle pagine del libro, risvegliando i ricordi di alcuni e suscitando lo stupore di altri. 
La loro riscoperta potrebbe contribuire ad una maggiore consapevolezza dell'esperienza materna, oggi allontanata in parte dal suo connubio fisiologico con la Natura e rivestita di panni moderni, spesso stranianti e forieri di malessere. 

Lo studio intende dunque documentare sulle usanze, credenze, superstizioni relative alla gravidanza, al parto e alla cura dei bambini nella tradizione popolare delle Marche.
Una narrazione a metà strada tra il saggio e il racconto, che non disdegna l'uso del dialetto e che prende in considerazione una vasta gamma di aspetti collegati alla maternità attraverso le esperienze del passato: il binomio inscindibile tra donna e madre, i rapporti con la medicina ufficiale e quella popolare, la relazione tra parto e natura, l'allattamento e lo svezzamento, la mortalità materna e infantile, le principali paure e le superstizioni, la conciliazione della maternità col lavoro quotidiano, fino all'accudimento dei bambini nella prima infanzia in un periodo compreso tra il XVII e il XX secolo.

venerdì 28 ottobre 2016

STORIA DI GIULIA - 23 novembre 2016 - Bottega del Libro di Macerata


Dopo l'incontro del 6 ottobre con  
LEGGERE SENZA STEREOTIPI 

l'Osservatorio di Genere 
ritorna a presentare un altro albo illustrato 
edito dalla Settenove 


il 23 novembre 2016
ore 17:30
in Bottega del Libro di Macerata:

STORIA DI GIULIA 
CHE AVEVA UN'OMBRA DA BAMBINO
illustrazioni di Anne Bozellec 
traduzione di Maria Chiara Rioli



 



































di cui riporto alcune tavole prese in prestito dal web 
per gustarne in anticipo la bellezza.




































Albo finalista al Premio Andersen 2016 nella categoria "Miglior libro mai premiato"

un estratto dal catalogo web della Settenove per saperne un po' di più: 

"...Storia di Giulia è la riedizione, 40 anni più tardi, di un album illustrato che ha segnato la storia della letteratura francese per l’infanzia, apparso per la prima volta nel 1975 ad opera di Im Media, pubblicato nel 1978 dalle Edizioni dalla parte delle bambine (Milano) e riproposto ora dalle edizioni Settenove, in un’epoca in cui il tema dell’identità di genere è più che mai di attualità. Storia di Giulia che aveva un'ombra da bambino ci ricorda, oggi più che allora, che la libertà di essere riconosciuti come «persone», speciali e uniche, senza stereotipi, è un diritto insopprimibile per ogni essere umano..."

http://www.settenove.it/articoli/storia-di-giuliache-aveva-unombra-da-bambino/320



giovedì 13 ottobre 2016

NUDI E CRUDI: TERRE AL NATURALE IN MOSTRA - Appignano (Mc) 15 e 16 ottobre 2016

foto presa sul web


Tutte le FOTO dell'iniziativa
e della Mostra le trovate ora sul blog



foto presa sul web

 
NUDI E CRUDI
TERRE AL NATURALE IN MOSTRA
   15 e 16 ottobre 2016
 Appignano (Mc)

 durante LEGUMINARIA


SpazioEcoArt ha prestato la sua creatività progettuale a servizio della conoscenza e della divulgazionedi una grande passione e tradizione appignanese: quella per la CERAMICA e la TERRA COTTA.
In collaborazione coi Mastri Vasai Appignanesi dell'Associazione MAV abbiamo creato un'installazione sensoriale, in cui si esporranno elaborati in terra cruda 
di diversi maestri vasai.


via Roma 37 
APPIGNANO MC






....negli stessi giorni, sulle mura cittadine e nei pressi della Scuola di Ceramica dell'Associazione MAV sarà visibile anche una bellissima 
ESPOSIZIONE di PIATTI decorati dai bambini 
della Scuola Primaria di Appignano:

ben 202 ritratti del 


"POPOLO DI LEGUMINARIA"!!


lunedì 8 agosto 2016

TRACCE . 23 agosto 2016 . performance collettiva per installazione partecipativa

foto Elena Borioni




SIAMO LIETE DI INVITAVI

TRACCE
nuovo progetto di SpazioEcoart 
di performance collettiva  

23 agosto 2016, ore 19
(Arcevia - An)




foto Laura Cicconofri, con Laura Coppa, Elena Borioni, Luisa Gianfelici


VADEMECUM DEL VISITATORE/ARTISTA

Benvenuti!
Una volta entrati in Loretello,
vi si chiederà di far parte della performace 
lasciando una vostra traccia.
Formelle di argilla incastonate 
nell'architettura del Castrum saranno 
il segno del vostro/nostro passaggio.
Nella piazzetta principale verranno distribuiti 
gli strumenti utili ad esprimervi in tutta libertà.  
Buon divertimento 
e soprattutto 
grazie della condivisione! 














lunedì 9 maggio 2016

MOSTRA FOTOGRAFICA "Gates No Frontiers" (Walls And Integration: Images Of Europe Building (WAI) - maggio 2016)



SONO LIETISSIMA DI INVITARVI TUTTI




La mostra fotografica Gates No Frontiers è il punto di forza del progetto Walls And Integration: Images Of Europe Building (WAI), che ha per capofila il Comune di Macerata, finanziato nell’ambito del programma Europa per i cittadini e che vanta tra i suoi partner l'Osservatorio di Genere, l’Istituto Tecnico Commerciale Gentili di Macerata, l’Università degli Studi di Trento, l'Università degli Studi di Padova, l'Universidad de Oviedo (Spagna), SUATEA (sindacato asturiano), Vytautas Magnus University (Lituania), Westfälische Wilhelms-Universität (Germania), University College Cork (Irlanda) e Eotvos Lorand Tudomanyegyetem – Budapest (Ungheria).

Le 42 fotografie che sono parte di questa esposizione raccontano tanto l’Est quanto l'Ovest, rappresentando le storie nazionali di sei paesi europei, Italia, Spagna, Irlanda, Germania, Lituania ed Ungheria, con un focus speciale sull’Ucraina, dal 1950 al 1979. 
In tutte le immagini in esposizione emerge il racconto del processo dell’integrazione europea, della sua complessità, delle sue contraddizioni e dei suoi ritardi.

Le immagini che affolleranno Gli Antichi Forni restituiscono dati, tracce e segni di quell’umanità molteplice e protagonista assoluta delle vicende del Novecento. Una umanità molteplice che è anche quella che negli ultimi mesi spinge sui nuovi muri europei in cerca di un futuro. 
Tra le fotografie in mostra ce ne potranno ammirare 4 che accendono direttamente i riflettori sulla storia di Macerata in alcuni momenti particolari della storia dell'Italia repubblicana: 4 fotografie bellissime appartenute al professor Mario Sbriccoli e conservate presso il Centro di documentazione sui partiti politici nelle Marche in età contemporanea dell'Università di Macerata e che il direttore del Centro, il professor Angelo Ventrone, ha gentilmente messo a disposizione per questo appuntamento con la storia.

Muri che dividono, muri che contengono. 
Di solito la presenza di un muro sottintende un’idea di chiusura, l’impossibilità di muoversi liberamente, di oltrepassare un confine. Ma il muro può essere anche altro: può essere il “luogo” su cui esprimere idee e spinte di libertà, un'interfaccia dinamica utile a chi vi deposita e a chi vi ritrova segni. 

“Gates No Frontiers” è un graffito realizzato da un artista maceratese, Carlo Cicaré, in arte Morden Gore, ed è anche il titolo che abbiamo scelto per questa mostra: un auspicio e  un invito affinché le frontiere si trasformino in porte e affinché l'Europa riesca ad attraversare le barriere e i muri che pericolosamente stanno sorgendo in moltissimi dei paesi membri per compiere in modo efficace quel processo di integrazione iniziato in quel lontano 1950.  

La mostra sarà inaugurata a Macerata il 12 maggio 2016 presso la Galleria “Gli Antichi Forni” e resterà aperta fino a sabato 21 maggio 2016 (dal lunedì al venerdì dalle 17.00 alle 19.00 e il sabato dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 19.00). 

All'inaugurazione, oltre al Sindaco e alla Assessora Stefania Monteverde del Comune di Macerata, parteciperanno, grazie alla collaborazione dell'Associazione Macerasmus - ESN Macerata, anche alcuni Studenti Erasmus che racconteranno la loro esperienza in qualità di cittadini europei. 

Durante le giornate del 14 e del 21 maggio sono previste visite guidate a cura delle esperte dell'Osservatorio di Genere con gli studenti dell'ITC “Gentili”, del Liceo classico “Leopardi”, dell'Istituto agrario “Matteotti” e del Liceo scientifico “Galilei” che nei mesi precedenti hanno partecipato agli incontri di approfondimento sui temi al centro di WAI. Da ottobre 2016, “Gates No Frontiers” sarà poi allestita a Padova, a Münster (Germania), a Cork (Irlanda) e ad Oviedo (Spagna).



Hanno lavorato a Gates No Frontiers:

Allestimento e progettazione grafica: Luisa Gianfelici (Osservatorio di Genere)

Curatela scientifica: Silvia Casilio – Loredana Guerrieri – Claudia Santoni (Osservatorio di Genere)

Attività di ricerca (per Paese):

Italia: Silvia Casilio – Loredana Guerrieri – Claudia Santoni (Osservatorio di Genere)

Italia: Valentine Lomellini (Università degli studi di Padova)

Ucraina/Russia: Simone Attilio Bellezza (Università degli studi di Trento)

Lituania: Andrea Griffante (Vytautas Magnus University)

Ungheria: Balázs Juhász (Eötvös Loránd University)

Germania: Massimiliano Livi (Westfälische Wilhelms-Universität)

Spagna: Rubén Vega García – Irene Díaz Martínez (Universidad de Oviedo)

Spagna: Faustino Zapico Álvarez (SUATEA)

Irlanda: Alessia Risi (University College Cork)

Comunicazione: Giuliana Carassai (Comune di Macerata) – DigiTales srl

Ringraziamo per la collaborazione:

Ufficio Europa – Comune di Macerata

Angelo Ventrone – Centro di documentazione sui partiti politici nelle Marche in età contemporanea (Università di Macerata)

Carlo Cicaré, in arte Morden Gore – Street-Artist

Cristian Fattinnanzi – Fotografo

Giulia Fallistocco – Fotografa

Stella Nanetti – CSA SISMA MC

Irene Marini - Web writer

Tutto il materiale in esposizione sarà consultabile sul sito www.wallsandintegration.com e raccolto in un catalogo e-book, scaricabile gratuitamente dal sito, realizzato dagli studenti dell'ITC “Gentili” con la supervisione della prof.ssa Letizia Catarini in collaborazione con gli esperti dell'Osservatorio di Genere. WAI (prog. n. 562858-CITIZ-1-2015-1-IT-CITIZ-REMEM, finanziato dal programma Europa per i cittadini) 


martedì 26 aprile 2016

RESISTENZA / RESILIENZA 2016






Trovo molto bella questa frase, l'ultima di un brano come al solito molto interessante di Loretta Emiri, mia carissima amica scrittrice.

E così lo appunto nel mio blog come promemoria.



http://www.el-ghibli.org/resistenza-e-resilienza-ovvero-la-poetica-della-censura/

"(....) Resilienza è l’arte di prendersi cura di sé stessi; l’arte di rimettere insieme i cocci in cui ci siamo trasformati; l’arte di ricomporre l’unità attraverso il recupero dei frammenti e l’aggiunta di materiali che li tengano insieme e l’impreziosiscano; proprio come fanno i giapponesi con i loro oggetti rotti. Insomma, se la resistenza è collettiva, la resilienza è Una questione privata.

Questo brano è uno dei capitoli dell’inedito Romanzo indigenista."



foto tratta dal sito della rivista Sagarana

sabato 19 marzo 2016

QUERCE



Sono nata ed abito ad Appignano (Mc), un paesino di campagna, o meglio così l'ho sempre considerato, che alcuni decenni fà era passato da paese delle "cocce" (tipiche terre cotte rurali di artigianato locale espressione dell'ingegno d'uso di un terreno principalmente argilloso) a paese del mobile... 
poi la crisi, i fallimenti, la perdita del lavoro... 
ora, per corsi e ricorsi storici si reinveste nel mobile: si lavora di nuovo alla ricerca della stabilità economica e magari anche del benessere, e crescono come funghi nuove case per gli operai e le famiglie che cercano di costruirsi quì una vita.

Non sono una scrittrice, nè un'opinionista, ma faccio parte di un gruppo artistico chiamato SpazioEcoArt, ed uso la Land Art per esprimere quello che sento e che penso -  per questo non riesco a non scrivere niente nel mio blog sull'accaduto.

Ci sono tre entrate al paese, una a nord-est da Montefano/Filottrano (An), una a sud-est da Macerata e una a sud-ovest da Treia/Cingoli (Mc). Un paese piccolissimo Appignano, cresciuto molto in fretta, e oramai da tempo stretto a tenaglia tra "tre zone industriali".... a quanto pare senza un piano regolatore da sempre!

Questo solo per dire che nei comuni piccoli, in cui ci si conosce tutti, non si dovrebbe pianificare con maggiore facilità almeno la giusta distribuzione degli spazi del proprio territorio?

E invece è difficilissimo, anzi impossibile mettere daccordo "quattro teste", figurarsi una Nazione intera, che si fregia sempre delle belle parole "Arte" "Patrimonio" "Bellezza" "Ambiente" "Turismo" "Vino e terra"..... aggiungerei per Appignano "Leguminaria e Roveja" "Mastri vasai"...

Non dico che tutti dovremmo ritornare alla terra a fare i contadini bio, o i piccoli vasai o poveri artigiani - io stessa non lo faccio! -  ma almeno che ci sia un pensiero comune su come gestire il proprio piccolo spazio vitale - come quando si pensa di arredare in maniera gradevole e funzionale la propria casa! in modo che gli ospiti siano accolti con riguardo, che si capisca dove si deve andare per cercare servizi e quartieri, che ci sia un po' di raziocinio dello spazio sociale - una via delle cocce, una via dell'indistria, una via delle scuole, una via per la campagna - insomma un po' di GIUDIZIO SOCIALE e PER IL SOCIALE, perchè facciamo parte di una comunità di persone che convivono e condividono un territorio.

Mah, come si dice dalle mie parti - I SOLDI MANDANO L'ACQUA PER D'IN SU'! cioè alla rovescia!! e come sempre l'interesse economico immediato (non di uno solo, perchè sarebbe troppo facile avere un capro espiatorio, e poichè moltissimi lavorano per questa fabbrica, esempio di imprenditoria vincente nonostante la recessione economica italiana e le difficoltà della fortissima competizione nell'economia globale) ha la meglio sulla capacità di pianificare a lungo termine la gestione del territorio pubblico e il futuro di un paese.

intervista a Erri de Luca (Magazine Zero)...  
UN CONSIGLIO, UN VIDEO FATTO DI PAROLE SANTE E SAGGE! DA ASCOLTARE CON ATTENZIONE, PER RICEVERE ALMENO UN POCO DI ANTITODO PER FORMARCI ANTICORPI SULLA MAREA DI INFORMAZIONE CHE CI SORBETTIAMO TUTTI I GIORNI



Senza titolo (2014), by SpazioEcoArt

frottage con pastello ad olio autoprodotto, di tronchi di quercia su cotone bianco

Così basta promettere alla Forestale di riforestare tre ettari di terreno da un'altra parte per avere il permesso di abbattere quercie secolari protette! 

La legge ha mille scappatoie, fatte apposta per essere aggirata!

Poi sono 5 solo 5 quercie! non è un bosco intero! ...ma noi ci accontentiamo di rosicare alla natura un pezzettino alla volta, mica siamo in Brasile che ha tutta la foresta amazzonica da sfruttare ed abbatere! e poi noi è da un bel po' che non abbiamo più i boschi dove le famiglie abbienti costruivano i loro casini di caccia! e chi se li ricorda più i viali di quercie raccontate dai nonni, che a percorrerli a piedi o col carretto si raggiungevano gli altri paesi vicini, sempre all'ombra dei grandi alberi?

E in più ci beccheremo anche un bel po' di cementificazione intelligente - laghi di scolo dell'acqua che scorre sotto le colline appignanesi instabili, perchè tutte le Marche e l'Italia sono in continuo rischio di dissesto idrogeologico, proprio perchè il terreno è ricco di sabbia, ghiaia, argilla e calcare - perchè almeno se si fa un grande investimento per costruire una grande fabbrica, bisogna farlo con giudizio, per non rischiare che crolli tutto alla prima pioggia!

Insomma, tanta amarezza! E 5 alberi in meno!

E purtroppo non è una questione politica, o almeno come la intendo io - dal greco "πόλις", polis, che significa città.



venerdì 4 marzo 2016

8 MARZO 2016 - Donne al via: non solo toponomastica



Con l'Ossertvatorio di genere stiamo lavorando alacremente anche per la

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2016 

A questo proposito, in collaborazione con il Comune di Macerata partecipiamo con la presentazione dei risultati e futuri sviluppi dell'iniziativa social di toponomastica femminile #leviedelledonnemarchigiane, che ha dato visibilità alle figure femminili a cui vorremo siano intitolate vie e piazze delle città delle Marche.

Un sondaggio social quindi, ma anche attraverso una vera e propria votazione al protagonismo femminile, una proposta concreta di parificazione dei sessi anche nella toponomastica.

Vi aspettiamo!






martedì 23 febbraio 2016

QUANDO LA CREATIVITA' FA CULTURA - 24/02/2016 incontro con Francesco Filippi e...



Sono lieta di segnalare

 l'incontro con gli studenti delle scuole di Tolentino (MC)
di domani 24 febbraio 2016, con Francesco Filippi

 autore di un magnifico lungometraggio di animazione 
sulla violenza psicologica e fisica,
grazie alla collaborazione delle associazioni culturali 

Abbiamo conosciuto questo progetto durante la presentazione
alla scorsa edizione di Bologna Book Fair ed attualmente ancora in elaborazione. 

Siamo in attesa quindi dell'uscita del lavoro, che dalla anteprima bolognese, 
ci ha entusiasmato per sensibilità e bellezza!




  ...proseguono poi i lavori e gli eventi del progetto WAI



COMUNICATO STAMPA:
European Paths: Rights, Movements, Society
WAI Event 2
Integration: Memory, Tales And Images In A Comparison 
Between Old And New Generations Of European People

And in this manner it happened. Our little John passed through the wall exactly like Alice passed through the mirror and, jutted out from it on the other side, broadened his own arms and bowed, like a gymnast on balance beam.

(Jiří Kratochvil, Giovannino e il re, in 1989. dieci storie per attraversare i muri, Roma, Orecchio Acerbo, 2009)

On the 23rd of February 2016 meetings of the Osservatorio di Genere (Gender of Observatory - ODG) with high-schools students of Macerata for the Walls and Integration: images of Europe building (WAI) project will begin. The head institution of this project, granted within the programme Europe for Citizens, is the Municipality of Macerata and the partners are the cultural association Osservatorio di Genere, the high-school Istituto Tecnico Commerciale Gentili of Macerata, the University of Trento (Italy), the University of Padua (Italy), the University of Oviedo (Spain), the SUATEA (a Spanish trade union), the Vytautas Magnus University (Lithuania), the Westfälische Wilhelms-Universität (Germany), the University College Cork (Irland) and the Eotvos Lorand Tudomanyegyetem – Budapest (Hungary). All these institutions get expertise in design and management of European projects.
The meetings are part of the activities that the ODG will realize within the Event 2, Integration: la memoria, i racconti e le immagini in un confronto tra vecchie e nuove generazioni di europei (Integration: memory, tales and images in a comparison between old and new generations of European people). Similar activities will be organized by the other partners of the WAI project: in Spain experts of the SUATEA and in Lithuania experts of the Vytautas Magnus University.
The students that will participate in these meetings attend the following high-schools: The Liceo Classico “Leopardi” (on the 23rd of February 2016), the ITC “Gentili” (on the 26th of February 2016), the Liceo Scientifico “Galileo Galilei” (on the 8th of March 2016) and the Istituto Agrario “Giuseppe Garibaldi” (on the 8th marzo 2016). The classes engaged are eigth. They will reflect on the keywords that have inspired the project together with the scholars of the ODG. These keywords are: WALLS, as real and ideological walls that cause political, cultural and habits divisions; INTEGRATION, considered as a long way in the direction of an inclusive Europe; BUILDING, considered as a developing process. The meetings will also represent the occasion to present the photographic exhibit that will be set up at Macerata in May and in which all the material gathered by the partners of the WAI project will be collected over the following months among Italy, Spain, Lithuania, Hungary, Germany and Ireland. Photographs, posters and vignettes, that will part of the exhibition, will be useful to reflect on walls of past and on physical and symbolic walls that are calling into question Europe as we know at the present time, compromising an integration process that is not fully completed.
On the 12nd of May 2016, lastly, in conjunction with the opening of the exhibit, all the students engaged in the project will attend a lectio magistralis given by Simone Attilio Bellezza, a scholar of the University of Trento. The lecture titled, Un immaginario europeo: l'Ucraina dall'URSS all'Euromajdan, (A European collective consciousness: Ukraine from the USSR to the Euromajdan)                     will take place in the auditorium of the ITC “Gentili” institute of Macerata from 11.00 am to 01.00 pm and is aimed at providing the students with instruments of interpretation to read current events and to comprehend how “peripheral” conflicts could have consequences on the construction process of the European Union.
Further information on the event and on the WAI project (prog. n.  562858-CITIZ-1-2015-1-IT-CITIZ-REMEM, financed within the Europe for citizens) are available on the web site dedicated to the project:  http://www.wallsandintegration.com. It has been realized by the students of the ITC “Gentili” institute under the supervision of Professor Letizia Catarini in collaboration with the experts of the Gender Observatory.