Si discute più che mai di materiali ed ambiente...
http://luisagianfelici.weebly. |
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Nelle mie piccole ed embrionali sperimentazioni di installazione ambientale eseguite nei primi anni di Accademia avevo affrontato anch'io la fascinazione per la plastica, non come materiale plasmabile e deformabile da combustioni e assemblaggi alla Burri, ma nella sua funzionalità ed estetica più comune: il più popolare e pratico dei contenitori, trasparente, resistente, e altrettanto diffuso come rifiuto, ai lati dei corsi d'acqua, in mare, appeso sui rami e sferzato dal vento, quasi straziante nel suo lento lentissimo disgregarsi...
Ed ora, riattratta da una bellissima foto dal sapore fiammingo di Hendrik Kerstens, già vista in mostra a Londra nel 2008 credo, mi trovo a condividere il link di questo articolo in ARTRIBUNE in cui si parla di una mostra dedicata appunto alle buste di plastica "Would you like a bag with that? Plastic bags in art and design", allestita al MUDAC di Losanna.
Hendrik Kerstens, Bag, 2007 – courtesy Nunc-Contemporary, Anversa |
L'Esposizione riuniva una trentina di opere di artisti e designer internazionali - installazioni, fotografie, cortometraggi e dibattiti: dalla busta di Joseph Beuys realizzata per Documenta 1972, alle plastiche convertite in gioielli da Verena Sleber-Fuchs, ai capi d'abbigliamento ed accessori moda di Jeremy Scott.
Sarebbe stato veramente bello vedere la mostra, ma anche sapere che questo argomento è più che mai di attualità mi inorgoglisce un poco, rinnovando il mio interesse.
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