disegno una mappa
fatta di stanze e passaggi
la vita e la gente si incontrano chiacchierano e si ritrovano
nelle stanze grandi di sinistra
e in quella in fondo dove c’è il bouffet
e in quella in fondo dove c’è il bouffet
cammino lungo il corridoio laterale
a destra
quando è meno affollato
guardo dalle finestrelle
esploro le nicchie
le stanzette ricavate nei passaggi
gli angoli bui
se fossi Pina Bausch
riuscirei a darne un senso fisico
e magari costruire movimenti furtivi
appiattimenti verticali e orizzontali
posizioni accovacciate
fluide
vorticosamente morbide e guizzanti
percorsi cercati e vissuti
al passo,
a mio modo!
situazioni
relazioni
in questi luoghi
per questi luoghi
percorsi alternativi
laterali
consapevole e disincantata
volutamente al margine delle costruzioni mediatiche
ho bisogno di non portare sempre il coltello tra i denti
voglio vedere la bellezza e la sincerità
assaporarla
gustarla
digerirla
bisogno di sguardi
bisogno di fiducia
leggerezza e pesantezza
del residuo intorno e attraverso di me
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